Lectio 17 aprile 2015

Autore: Teologa Laura Verrani
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Lectio 17 aprile 2015

Laura Verrani
 
Gv 20, 1-18
 
Dopo le figure dell'AT la prima figura di donna che vediamo nel NT è quella di Maria di Magdala e il suo incontro con Gesù. E' l'unica donna a recarsi quel mattino al sepolcro.
I vangeli ci presentano un racconto d'accordo sulla sostanza ma non nei particolari.
Per Giovanni la figura di donna è solo una perché in essa, Maria di Magdala, si trovano condensate tutte le donne. Anche se non se ne parla le donne lo hanno seguito sin dalla Galilea.
Perché Giovanni sceglie lei?
In Luca c'è un elenco di donne discepole, i nomi variano e anche i numeri, ma Maria di Magdala c'è sempre, è una costante in tutti i vangeli e in tutti gli elenchi. Solo sotto la croce non è citata per prima (nel capitolo 19) quando si racconta la morte di Gesù.
Quindi è quella che si può definire una personalità corporativa. Quando lei corre dai discepoli dice “non sappiamo” parla al plurale, quindi non c'era solo lei. E' la donna figura delle donne discepole. Negli elenchi dei maschi il primo è sempre Pietro, quindi Maria di Magdala era figura di primo piano.
Premessa sul suo nome, si chiama Maria, ma è nome celebre per la città di provenienza, Magdala, dal nome ebraico Migdal, torre.  Dice qualcosa di lei, la torre, è qualcosa di fermo. E' figura alta, ferma, rocciosa, se Pietro è la roccia, lei è la torre.
Discepolo e discepola viste come figure di profonda consistenza.
Discepoli e discepole vengono avvicinati per contrasto e questo gioca a sfavore dei discepoli e a vantaggio di lei che svetta come un punto più alto.
Si muove quando è ancora buio, cioè non appena è possibile.
 
1 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
 
I discepoli non ce la fanno ad esserci, mentre le discepole non ce la fanno a non esserci. Dove è il tesoro là è il cuore.
 
2 Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
 
Per due volte lei risponde che manca il Signore e sembra che non abbia altro da dire. Tutte le donne sembra che abbiano il compito di portare alla luce una mancanza (Maria a Cana manca il vino, la samaritana a cui manca l'acqua, poi con Lazzaro, tu dov'eri, poi la Maddalena a cui manca il corpo del Signore).
Nel testo si inserisce poi una parentesi, una inserzione che si potrebbe non leggere, il testo fila lo stesso. Se si tolgono i discepoli tutto sta in piedi lo stesso, se si toglie la Maddalena non si capisce nemmeno perché i discepoli vadano alla tomba.  Sarebbe interessante sapere cosa vedono nel sepolcro.
Escono di casa perché li chiama lei, corrono, arrivano, fanno la loro ispezione e ritornano “presso se stessi” cioè poi tornano al punto di partenza dopo aver fatto la loro esperienza, cioè sono figure chiuse, non c'è evoluzione, non c'è cammino.
 
3 Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro.
4 Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
5 Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
6 Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là,
7 e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
8 Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
 
E' grave che a Pasqua la lettura si fermi lì; questo credette è un lampo che non ha efficacia, infatti non avevano capito la scrittura. Avevano capito che il corpo non era stato rubato. E poi si parla del sudario, come se ne era parlato per la resurrezione di Lazzaro. Ma, qualsiasi cosa fosse accaduta, non era come con Lazzario, era un'altra cosa. Notare che non dialogano nemmeno fra di loro.
Maria, invece, stava.
Maria fa il contrario, mentre loro correvano, Maria stava. Le donne nella Pasqua fanno questa cosa sola, stanno. Proprio nello stare ferma la Maddalena va avanti perché il suo punto di arrivo è “ho visto”.
Le sue parole fanno comprendere che c'è una progressione.
Lei dentro vede un'altra cosa.
A seconda di chi guarda dentro vede cose diverse. Lei vede gli angeli. Bisogna proprio guardarci dentro: lei vede esseri viventi, parla con tutti i personaggi del racconto, con i discepoli, con gli angeli, col guardiano del giardino, col Signore.  Ne aggiunge sempre un pezzo. Adesso dice “hanno portato via il mio Signore”
 
9 Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
10 I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa.
11 Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.
13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
 
Si esplicita quanto è forte il legame che ha con lui. E' sempre più chiaro quanto quel legame non solo ci sia ancora, ma aumenta. E più sta lì e più chiarisce che sarebbe disposta a fare qualunque cosa. Mentre sta si approfondisce, viene sempre più chiaro quanto è impossibile considerare finito quello che la morte ha sigillato.
 
14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
 
I teli sono distesi, quando vede gli angeli sono seduti, Gesù lo vede in piedi. L'immagine ci dice cosa è accaduto. Finiscono allora tutti i riferimenti alla morte, rimane solo il giardino.
 
15 Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo».
16 Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!».
 
Tutti i commentatori parlano di Gesù pastore e dei discepoli che conoscono la sua voce; Maria che si sente chiamata per nome lo riconosce. Si riconosce riconosciuta. La stessa cosa è accaduta alla Samaritana che ha capito chi aveva davanti quando si riconosce riconosciuta. L'incontrare il Signore vivente è questo e ti fa riconoscere a tua volta il maestro.
 
17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
 
Non trattenere sarebbe letteralmente non toccarmi. Evidentemente lei lo teneva stretto.
L'unico modo per rimanere sempre con loro è che lui se ne vada, che torni al padre. “Fuggi mio diletto” del cantico dei cantici. E quindi Maria può rimanere a braccia aperte perché sa che nessuno glielo toglierà più per sempre.
Bisogna che si stacchino perché anche lei ha una missione “va' dai miei fratelli”; qui non è l'iniziativa di Giuditta, ma il comando del risorto alle donne. Gli undici rappresentano la chiesa.
Questo è strano e il commento esegetico tradizionale ritiene che questa non sia l'apparizione ufficiale.
Questa in realtà non è una apparizione privata, ma se la missione è la chiesa stessa non ha senso. Non ci sono domeniche del tempo liturgico in cui si legga questo testo di domenica.
Anche se la Maddalena è chiamata apostola degli apostoli.
In oriente è uguale agli apostoli.
E urgente da riscoprire non perché le donne se la arroghino, ma perché è comando del Signore.
 
18 Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.