Autori vari giugno 2011

  

ADORAZIONE

Malanghero, giugno 2011

 

         Ecco, io mando un angelo davanti a te a custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, da' ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari.

                                                                                                    (Esodo 23, 20 - 22)

 

         Potremmo mai trovare un fondamento biblico migliore alla dottrina dell'angelo custode di cui ci parlava la mamma da piccoli? Dio non è un gendarme che ci spia per coglierci in fallo, egli ci è vicino e ci segue con amore e tenerezza, queste le caratteristiche del suo sguardo.

 

         Voi servirete il Signore, vostro Dio. Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua. Terrò lontana da te la malattia. Non vi sarà nella tua terra donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni.

(Esodo 23, 25 - 26)

 

         Questa è la volontà di Dio su di noi suoi figli, questa completezza, questa sorta di “armonia esistenziale”, questo equilibrio, da cui proviene serenità. Questa è la santità, la beatitudine in Dio.

 

         Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le sue norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo:

“Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!” Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero:

“Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto”. Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo:

“Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!”.

(Esodo, 24, 3 - 8)

 

         Il sangue nella Bibbia è la vita ed è un elemento santo, perché appartiene a Dio. Il sangue sparso sull'altare e la lettura del libro da parte di Mosé sono la via proposta da Dio, una vita sacra e santa. Con l'aspersione del popolo con il sangue egli accetta di vivere la proposta di Dio e diviene un popolo santo e consacrato a Dio. Dio mantiene le sue promesse (Es 19, 3 – 6): Israele diviene un popolo di sacerdoti consacrato a Dio. Gesù riprenderà queste parole nell'ultima cena “Questo è il mio sangue dell'alleanza” e intatte esse arrivano a noi oggi nella celebrazione dell'eucarestia.

 

         “Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto”.

                                                                                      (Esodo, 24, 7)

 

         Donaci, Signore, una fede basata e fondata non sul ripiego morale, ma sulla tua Parola! Insegnaci ad ascoltarti.

 

 

Dalle preghiere del beato Padre Luigi

 

         O Amore concentrato in quell’ostia, o distillato, o essenza d’amore, tu che sei tutto amore, Tu che mi hai creato per amore, fa che questa adorazione accenda in me il tuo fuoco.

         Non puoi negarmi questa grazia perché sei venuto apposta dal cielo sulla terra per portare questo fuoco e non desideri altro che farlo divampare ovunque.

         Stai qui nell’Eucaristia per accendere tutti del tuo fuoco e non c’è nulla che possa accendere maggiormente il fuoco della fede.

         Guardami, abbi pietà di questo mio povero cuore che ha una fame disperata, una sete insaziabile del tuo amore...

         Sono stanco di cercare amore altrove, dove non si può trovare che illusione...

         Non si può essere felici lontani da Te.

         Tu sei l’Amore!

 

 

Dagli scritti di san Francesco di Sales

 

Per perseverare nel cammino della fede occorre: avere solidi propositi, ma non bisogna farne troppi. Non scoraggiarsi mai. E’ più difficile rialzarsi dallo scoraggiamento che dal peccato. Non inquietarsi se non si constatano progressi nello stato della propria anima. Spesso Dio permette questo per evitarci un sentimento di orgoglio. Egli sa vedere i nostri progressi e conta ogni nostro sforzo.

 

L’anima che si dà alla preghiera, l’anima che vive sotto lo sguardo di Dio, che fa tutto per lui e con lui, attinge forza e coraggio e avanza nel cammino spirituale.

 

Signore, distacca il mio cuore da tutto; che esso sia così libero da non avere nulla che gli impedisca di vederti. Tu così umile di cuore, plasma infine questo mio cuore perché possa essere la tua dimora amata.

 

 

Dagli scritti della beata Elisabetta della Trinità

 

Quando penso a tutte le mie debolezze, alla mia tiepidezza verso di te, Signore, la tua bontà mi confonde.

 

Se tu lo volessi, Signore, sarei pronta a vivere nell'inferno purché da questo spaventoso abisso salisse verso di te la preghiera di un cuore che ti ama.

Fa' che io viva in un'unione più completa con te, che non viva che al di dentro, in quella cella che tu costruisci nel mio cuore, in quel piccolo angolo di me stessa dove ti vedo e sento così bene. Ahimè, spesso ti lascio là solo come lo eri nel deserto! Ah, sono ben capace di ciò: io sono così poca cosa... Ma ti amo, ti amo immensamente e sono gelosa di quelle grandi anime che ti hanno amato tanto!

 

Signore, che almeno io possa darti un cuore che ti ami, un cuore che non aspiri ad altro che condividere le tue sofferenze, un cuore che non viva che per te, che non voglia che te!