Adorazione Gennaio 2010
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- Autore: Rettoria di San Grato
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ADORAZIONE PER LE QUARANT’ORE
8 gennaio 2010
Abramo sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corso loro incontro e li invitò nella sua tenda e diede loro da mangiare.
L’ospitalità è sacra per l’orientale Abramo; dopo aver accolto questi tre misteriosi personaggi si accorgerà di aver accolto il suo Signore. Anche a noi oggi è data la possibilità di accogliere Dio accogliendo il prossimo.
(cfr Genesi, 18, 1 ss).
Il Signore, alla cui presenza io cammino.
Che bella è la nostra fede e che bella è la vita spirituale che consiste nel camminare, cioè nel vivere costantemente alla presenza del Signore! Donaci, Signore, di fare di tutta la nostra vita uno stare davanti a te.
(Genesi 24, 40).
Il Signore apparse in sogno a Giacobbe e gli disse: Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. Non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto.
Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo.
Ebbe timore e disse: Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo.
Il Signore è colui che non ci abbandona mai, colui che non manca certo alla parola data; è colui che visita e vivifica la nostra quotidianità. Il nostro vivere di ogni giorno è la nostra porta del cielo perché Gesù si è fatto ponte tra Dio e l’uomo e tra l’uomo e il suo Dio.
(Genesi 28, 13-17).
Dammi dei figli, se no io muoio!
Non siamo chiamati a sterilità, ma a fecondità. Chiediamo al Signore che accresca la sua Chiesa, la nostra comunità di sempre nuovi figli e figlie. Da lui viene infatti la vita e la possibilità di restare in vita generazione dopo generazione.
Preghiamo per coloro che ci hanno preceduto e per coloro che ci seguiranno.
(Genesi 30, 1).
Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce.
Il Signore è colui che ascolta la nostra voce, la nostra preghiera, egli è colui che ci esaudisce.
(Genesi 30, 6).
Ora alzati!
E’ questo il grande invito del Signore, colui che “si è alzato”, alla risurrezione. Io, in questo preciso momento della mia vita, in quale ambito, dove e come devo alzarmi, risorgere?
(Genesi 31, 13).
PREGHIAMO
Dalle preghiere del beato Padre Luigi
“O Signore, facciamo un patto: tu mi condoni tutte le colpe e le pigrizie del passato, in modo che la mia vita passata fino ad oggi sia tutta ben aggiustata, ed io ti prometto di cominciar proprio da oggi una vita nuova!”
Dal libretto sul monastero di Chieri
“Mia Signora e Madre mia, tutta mi dono a Voi, e in fede della mia divozione v’offro per questo dì gli occhi, le orecchie, la bocca, il cuore, tutta me stessa. In questo giorno sarò vostra, o buona Madre; voi guardatemi, voi difendetemi come cosa e possessione vostra.
Così sia”.
Dagli scritti della beata Elisabetta della Trinità
Occorre pregare con perseveranza senza scoraggiarsi, anche se si muore senza essere stati ancora esauditi.
Tu, Signore, cerchi ogni mezzo per attirarmi a te.
Un male gravissimo del nostro tempo è la leggerezza.
La meditazione consiste nel riflettere stando alla presenza di Dio. La meditazione risveglia la fede: la meditazione risveglia l’amore di Dio; ci fa progredire nel cammino della santità.
Prima della meditazione è necessario un momento di raccoglimento; poi occorre leggere attentamente assaporando ogni parola, facendola penetrare nella propria anima, rileggendo poi quei passi che maggiormente impressionano, ma senza curiosità. E’ molto importante fare un proposito, ma non è necessario fare ogni giorno un proposito nuovo sull’argomento che si è meditato; no, non sarebbe un buon modo per avanzare. Tutti i giorni bisogna fare lo stesso proposito, altrimenti è inutile. Occorre poi non abbandonare mai la preghiera.
Per meditare…
“Lo studio della Torà (cioè della Bibbia) è la sola guerra a noi consentita.
Rashi di Troyes
“Nelle notti dello spirito la fede non è meno pura, la speranza non è meno viva, l'amore non è meno sincero...”
Padre André Ravier sj
“Nel cristianesimo tutto consiste sempre in un faccia a faccia”.
Paul Claudel